martedì 30 dicembre 2014

Ancora un morto al "Giro dell'ora". Forse adesso arriverà la rotonda.

Ennesimo incidente alla curva del “giro dell’ora”, al termine del rettilineo della SS25 che da Chiusa di San Michele si immette in Sant’Ambrogio. Nello schianto, avvenuto poco prima della mezzanotte di giovedì 18 dicembre, ha perso la vita una romena di 27 anni, Ionela Chiran, residente a Susa. La giovane era a bordo di una Skoda guidata da un connazionale di 29 anni che, mentre viaggiava in direzione Torino, ha perso il controllo del veicolo invadendo la corsia opposta, per poi fermare la sua corsa contro il guardrail. Con uno schianto così terribile a nulla sono valsi i soccorsi di ambulanza e vigili del fuoco.
La pericolosità di questo tratto è ancora più palese se si esaminano i dati degli ultimi 10 anni, in cui si sono verificati 184 incidenti, con 154 feriti e 12 morti. Cifre che spaventano e che caricano di importanza le richieste più volte avanzate dal Comune di Sant’Ambrogio all’ANAS per la messa in sicurezza del tratto mediante la costruzione di una rotonda. Dopo diverse lettere scritte  senza ricevere risposta, di cui l’ultima datata 23 ottobre, il sindaco, Dario Fracchia, nella prima mattinata di martedì 23 dicembre ha nuovamente preso in mano il telefono. «Ho parlato con il capo compartimento dell’ANAS, l’ing. Celia, il quale mi ha assicurato che manderà due progettisti a fare un sopralluogo già questa mattina. Una volta ottenuto il progetto, sarà però cura del Comune trovare i finanziamenti».
Nonostante ci sia voluto l’ennesimo morto, questa è la prima buona notizia per questo tratto di viabilità. «In attesa della rotonda – continua Fracchia – abbiamo intenzione di installare dei rilevatori di velocità. Non si tratta però di un intervento sostitutivo, ma di un tampone momentaneo al problema».

domenica 28 dicembre 2014

L'antico castello abbaziale risorge. A chi affidarlo ora?

Forse non tutti sanno che la Sacra di San Michele non è l'unico edificio che torreggia su Sant’Ambrogio, ma, appena sopra il centro storico, esiste anche un antico castello, dimora degli abati della Sacra tra il XIII ed il XIV secolo.
Nelle diverse centinaia di anni che lo hanno portato fino a noi, l’edificio venne saccheggiato e danneggiato, lasciando ai due proprietari, lo Stato ed il Comune di Sant’Ambrogio, nient’altro che un rudere fatiscente.
Ingresso del castello
Nel 2002, fu proprio il Comune ad avviare un progetto di recupero, chiedendo in concessione anche la parte demaniale per poter eseguire un intervento di valorizzazione che interessasse completamente l’edificio. Un anno dopo, però, l’Agenzia del Demanio comunicò di non aver accolto la richiesta di acquisizione dell’intera struttura, ma, sempre nel 2003, la Soprintendenza Regionale per i Beni Archeologici approvò il progetto definitivo per la realizzazione degli scavi archeologici sul bene.
I lavori vennero così avviati e si conclusero nel 2012, con la trasformazione del castello in una struttura adatta all’attività ricettiva. Dopo la stipula di un contratto di couso tra Demanio e Comune, a gennaio 2014 venne avviata una gara per la concessione in affidamento, senza che però nessuna delle ditte invitate facesse un’offerta. Così, ben 12 anni dopo il primo rifiuto da parte dello Stato, qualche mese fa è stato approvato il progetto di valorizzazione per l'acquisizione a titolo gratuito del castello da parte del Comune.
L'interno del cortile
Quest’ultimo ne possedeva già il 32percento, ma, essendo che la restante parte era di proprietà demaniale non era stato possibile l'affidamento, in quanto il Demanio impone un contratto di massimo sei anni e con la manutenzione straordinaria a carico dell'affittuario, due condizioni che hanno fatto desistere i potenziali gestori. In particolare, una durata così breve del contratto d’affitto scoraggia a  fare un investimento tanto importante, vista la necessità di acquistare cucina ed arredi.
Il piano di valorizzazione presentato dal Comune comprende anche diverse altre attività ed iniziative che ruoteranno intorno al castello. Queste includono la riqualificazione della via ferrata, del centro storico, della pista ciclabile, della via Francigena e del laghetto dei Camosci, il piano di recupero dell’ex maglificio Bosio, la realizzazione di uno spazio museale nella torre comunale, le iniziative culturali e turistiche come il “Meliga day” e la “Battaglia delle Chiuse”, la valorizzazione dei prodotti enogastronomici. Inoltre, è in fase di studio un progetto per la formazione di giovani guide turistiche che possano mostrare i beni santambrogesi ai visitatori.
Dal 13 novembre è stata aperta la possibilità di presentare le manifestazioni di interesse per il castello abbaziale di via Sacra di San Michele, 34. Sembrano esserci buone prospettive per la struttura, infatti, secondo quanto affermato dal sindaco, Dario Fracchia: «Abbiamo già avuto parecchie visite di soggetti interessati e contiamo per la prossima  primavera di poter affidare in gestione il castello. Chi lo prenderà, troverà sicuramente un paese vivo e vitale a soli 25 minuti di treno dal centro di Torino e dotato di grandi potenzialità per un turismo di prossimità o proveniente anche da più lontano».

mercoledì 17 dicembre 2014

La cava Toro non sgombera, ma fa ricorso al TAR.

Continuano le vicende legate alla cava della Toro srl, sul confine tra Chiusa di San Michele e Sant’Ambrogio.
Dopo il sopralluogo, avvenuto il 15 luglio, da parte del NOE (Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri), dell’Arpa e dei responsabili degli uffici tecnici dei due comuni, erano state emesse due ordinanze di sgombero dei materiali rinvenuti. Per quanto riguarda il territorio di Chiusa, sarebbero stati da rimuovere diversi fusti contenenti bitume e altri liquidi, mentre sul territorio Sant’Ambrogio dovevano essere tritati gli enormi cumuli di materiale presenti sul piazzale. Questi interventi non sono mai stati intrapresi e non erano più giunte notizie da parte della Toro srl, almeno fino alla scorsa settimana.
Infatti, proprio nei primi giorni di dicembre è stato recapitato un esposto ai due Comuni, in cui si annuncia che la proprietà, rifiutando le ordinanze di sgombero, ha fatto ricorso al TAR. Ciò che viene contestato sono le modalità di emissione delle ordinanze, per cui la proprietà afferma di non essere stata avvertita, che non le sono stati mostrati i verbali dei ROS e che i sindaci non avrebbero avuto l’autorità per emettere tali ordinanze.  
Per il sindaco di Sant’Ambrogio, Dario Fracchia: «Si tratta di un ricorso strumentale che non ha alcuna base giuridica». Intanto però, mentre si procede alle verifiche, si allontana nei due Comuni la speranza di vedere bonificata quell’area.
Infatti, oltre alla difficoltà di far valere le proprie ragioni, c’è il fatto che la proprietà sarebbe intestata ad una signora di oltre ottant’anni, quindi difficilmente incriminabile per qualsivoglia motivo.
Una situazione che imprime di amarezza le parole di Fracchia: «Non so davvero come andrà a finire. Vista la situazione giuridica del nostro Stato, la vedo grigia. Ora dobbiamo vedere se riusciamo ad imporgli qualcosa, ma non sono così fiducioso». Il primo cittadino di Sant’Ambrogio ha comunque confermato la volontà di costituirsi parte civile. 
Purtroppo, nel caso in cui i due Comuni non riescano a spuntarla, difficilmente saranno in grado di far eseguire la rimozione dei materiali, che avrebbe dei costi molto elevati. In tal caso si dovrebbero aspettare finanziamenti provenienti da chissà dove, mentre nell’area permarrebbe il degrado che crea un danno non solo all’ambiente, ma anche all’immagine dell’intero Piemonte, essendo posto proprio ai piedi del monumento che ne è il simbolo.

giovedì 4 dicembre 2014

Gli studenti di Sant'Ambrogio alla scoperta di Malta

Dal 16 al 21 novembre, un gruppo di studenti della scuola secondaria di primo grado di Sant’Ambrogio si è recato sull’isola di Malta per migliorare il livello di conoscenza della lingua inglese.
Gli studenti, accompagnati dall’insegnante di inglese, Luisa Comoglio, dalla prof.ssa Elisa Franchino e dalla dirigente scolastica, hanno frequentato le lezioni mattutine della Link School of English di St.Julians. Dopo un test d’ingresso, in cui è stato valutato il grado di padronanza della lingua, i ragazzi sono stati divisi in diverse classi ed hanno svolto la regolare attività scolastica mattutina.
Nel pomeriggio, accompagnati da una guida locale, hanno visitato le principali località turistiche dell’Isola: dall’antica capitale, Medina, a quella attuale, La Valletta, con gli eccezionali dipinti del Caravaggio  custoditi nella Cattedrale di San Giovanni. Da non dimenticare anche le località balneari di St. Gorge e St.Julians, e le Tre Città: Senglea, Cospicua e Vittoriosa.
La costa meridionale, per secoli porta di accesso per pirati e conquistatori, ha accolto il gruppo con gli splendidi colori delle barche ancorate a  Mrsaxlokk, mentre la grande cupola della chiesa di Mosta, quarta in Europa per dimensioni, ha destato l’interesse dei ragazzi per l’ardita struttura architettonica e per le vicende legate alla seconda guerra mondiale.
Gli studenti con la direttrice
Una mattinata è stata inoltre dedicata alla scoperta dei siti megalitici di Hagar Qim e Mnaidra, risalenti al tardo neolitico, in cui si sono siti alcuni templi costruiti migliaia di anni prima della piramidi o di Stonhege. Le spiagge nella Golden Bay ed il mare trasparente della Grotta Blu, hanno reso indimenticabili questi giorni, passati all’insegna della storia, della conoscenza di tradizioni, luoghi e culture, diverse ma sempre affascinanti.
Novità del soggiorno di quest’anno è stata la partecipazione del gruppo di Sant’Ambrogio al concorso cinematografico indetto dalla Malta Film Commission e dall’Associazione AMCM. I ragazzi hanno realizzato un cortometraggio, le cui immagini sono state girate a Malta e a Sant’Ambrogio, avente come tema di fondo l’interculturalità e l’integrazione. Il regista, Massimiliano Finotti, che aveva già realizzato con la scuola “A. Frank” la docu-finction su Peppino Impastato, ha seguito il gruppo per curare le riprese. I ragazzi proseguiranno quindi il lavoro nel laboratorio di cinema che si tiene il venerdì pomeriggio a scuola.
«Speriamo di ottenere un posto sul podio dei vincitori – ha affermato la direttrice scolastica, Cristina Cerruti - anche perché, in premio, vi sono delle cospicue somme di denaro da destinare alla scuola. In ogni caso, l’esperienza vissuta è stata arricchente sia per gli alunni sia per i docenti, nell’ottica dell’interculturalità e dell’apertura all’Europa».

martedì 2 dicembre 2014

Concorso letterario "Il Marengo d'oro"

Un’atmosfera frizzate, fatta non solo di parole, ma anche di musica, ha colorato, martedì 25 novembre, la premiazione del concorso letterario “Il Marengo d’oro – Smeraldo Ottone”, nato da un’idea de “I Silenzioinsala”. Questa compagnia di teatro amatoriale santambrogese nacque nel 2012 con lo scopo  di diffondere la cultura in Valle di Susa e ovunque gliene venga data la possibilità.  Dato il carattere dell’iniziativa, non poteva non essere dedicata a Smeraldo Ottone, poeta in lingua piemontese che nacque nel 1908 e visse a Sant’Ambrogio.
Probabilmente nemmeno gli organizzatori si aspettavano un così alto numero di adesioni al concorso, avente come tema “Oltre i confini”. Molti i racconti che sono giunti da tutta Italia, ma solo sei sono stati selezionati per la votazione finale, tenutasi durante la serata di premiazione di martedì 25. Una serata in cui letture di brani e poesie, canzoni, musica e discorsi si sono intervallati dando vita ad un coinvolgente ensemble culturale.
Due i “Marenghi d’oro” assegnati da due giurie distinte, una popolare, l’altra di esperti. Quest’ultima, composta da Thiebat Denise, Anna Valmer Bolognesi, Fabio Levi, Sergio Vigna, e Fabio Geda ha voluto premiare il racconto di Veronica Rosso, “Effe”. La giuria popolare invece, composta la pubblico in sala, ha assegnato il “Marengo d’oro”  al racconto di Alessandra Boschis, “Al di là degli occhi”.
Dei tanti testi presentati al concorso, molti non sono stati ammessi in quanto non scritti in forma di racconto. Tra di essi, uno ha però colpito talmente i giudici da meritargli un premio speciale: “Diario di Viaggio” di Roberta Crisula. Inoltre, tra i tanti racconti uno è giunto persino dal carcere dell’isola di Gorgona. A scriverlo un detenuto che, in una struggente lettera allegata, ha provato a descrivere le condizioni di vita dietro le sbarre, dure e prive di un vero conforto se non quello della lettura. Per questo motivo, l’uomo, che svolge anche il ruolo di responsabile della biblioteca, ha lanciato un appello per la raccolta di libri da far pervenire al carcere. Chiunque voglia aderire a questa raccolta può rivolgersi direttamente a “I Silenzioinsala”.
Intervista a Fabio Geda (sulla sinistra)
Sono tante le forme e gli stili dei testi che sono stati presentati al concorso. Questo, come ha spiegato anche il presidente della giuria, Fabio Geda, è dovuto al fatto che nelle opere è sempre presente un po’ della propria esperienza personale. «Uno scrive racconti non per cercare delle risposte, ma per porre delle domande», ha sottolineato Geda, autore del noto “Nel mare ci sono i coccodrilli”. Perciò non resta che guardare ai tanti scrittori in erba, sperando che scelgano di mettere nero su bianco le proprie domande per la prossima edizione de “Il Marengo d’oro”.




sabato 29 novembre 2014

Sant'Ambrogio è Comune Fiorito

Un momento della premiazione
Ci sono due Comuni fioriti ai piedi della Sacra: Chiusa di San Michele e Sant’Ambrogio. Entrambi sono stati premiati, domenica 15 a Bologna, con tre fiori su quattro nel concorso “Comuni fioriti”, organizzato dall’ASPROFLOR in collaborazione con l’ATL Distretto Turistico dei Laghi e la consulenza dello Studio Urbaflor.
Sono ormai oltre 25mila le città, piccole e grandi, che partecipano in tutta Europa a concorsi di fioritura, aventi come scopo la promozione del proprio territorio a livello turistico e ambientale. Quest’anno in Italia sono stati tanti i Comuni, in particolare piemontesi, che hanno aderito al concorso dell’ASPROFLOR. I vincitori, Merano e La Magdeleine, si confronteranno a livello europeo con i Comuni più fioriti di 11 paesi nel concorso Entente Floreale.
Un momento della premiazione
Sant’Ambrogio ha ottenuto tre fiori per il sesto anno consecutivo, confermando la soddisfazione di volontari ed amministratori che hanno lavorato per rendere più bello il paese. La gioia per il risultato è chiara nelle parole del sindaco, Dario Fracchia: «Nonostante le difficoltà del tempo, i furti e gli atti vandalici subiti, grazie alla tenacia di tutti i  numerosissimi volontari coordinati dall'infaticabile assessore all'ambiente Giorgio Guerra, siamo riusciti anche quest'anno a dare un segnale positivo e di crescita del paese in coscienza civile, bellezza e ordine».
Il Comune ha ricevuto in dono un cartello recate il risultato ottenuto. Questo è stato posizionato all’ingresso del paese, ad orgoglio degli abitanti e invito per i turisti.

venerdì 28 novembre 2014

Gli Scout donano la Carta del Coraggio

Sono stati oltre 30mila i giovani dai 16 ai 21 anni che, quest’estate, hanno percorso a piedi le strade d’Italia per ritrovarsi assieme al raduno AGESCI di San Rossore, in Toscana. Rover e Scolte, provenienti da ben 1500 gruppi locali differenti, hanno aderito a questo evento avente un importante tema di fondo: il coraggio.
Proprio basandosi su di esso, durante questa Route Nazionale è stata redatta la Carta del Coraggio, in cui sono racchiusi i valori e l’impegno che i giovani AGESCI vogliono portare all’interno della società e del territorio in cui vivono.
Martedì 18 novembre, presso la sala consigliare di Sant’Ambrogio, i Rover e le Scolte locali hanno presentato questo documento, consegnandolo alle due autorità del loro paese. Il sindaco, Dario Fracchia, ringraziando per il dono, ha voluto regalare ai giovani una copia della Costituizione, invitandoli a leggerla per comprenderne i valori. Ringraziamenti sono giunti anche dal parroco, don Romeo Zuppa, il quale ha invitato i ragazzi a percorrere i proprio cammino alla luce del Vangelo.
Amministratori comunali, scout e parroco




lunedì 24 novembre 2014

Festa patronale di San Giovanni Vincenzo

La festa patronale di San Giovanni Vincenzo ha regalato anche quest'anno, ad abitanti e curiosi, la religiosità e le tradizioni che la caratterizzano.
Alle ore 9 di domenica 23, i membri della società Abbadia, accompagnati dalla Filarmonica Santambrogese, si sono recati a casa di Marco Dellavalle, il nuovo Abbà. Lì si è quindi tenuta la cerimonia d’investitura, con la consegna della fascia e della bandiera e la lettura del proclama. Il corteo si è quindi messo in marcia per le vie del paese, urlando a gran voce: «Viva l’Abbà!».  Grida gioiose che hanno condotto i partecipanti fino alla chiesa parrocchiale, per prendere parte alla santa messa solenne celebrata da un vescovo d’eccezione, monsignor Renato Boccardo. Boccardo, nativo di Sant’Ambrogio, è arcivescovo di Spoleto e Norcia, nonché membro della Congregazione per le Cause dei Santi. Autorità, associazioni e società Abbadia al completo hanno presenziato alla funzione in onore di San Giovanni Vincenzo, portandone quindi le reliquie in processione per le vie del paese.
Nel pomeriggio, dopo la benedizione eucaristica delle ore 15,30, il neoeletto Abbà, in sella al cavallo ha tenuto il proprio tradizionale discorso.

Qui alcuni scatti del corteo e della processione del mattino:






















Qui il video dell'arrivo del corteo presso la chiesa parrocchiale:

venerdì 21 novembre 2014

Nuovo segretario per il Circolo di Rifondazione

Turrà
Simone Turrà è il nuovo segretario del circolo di Rifondazione Comunista di Sant’Ambrogio. La maggior parte dei 63 iscritti è intervenuta giovedì 6 novembre alle votazioni, assegnandogli la carica con voto unanime.
Erano alcuni anni che il circolo locale non aveva più un segretario, ma si avvaleva di una gestione collegiale in cui il punto di riferimento era Michele Salafia. Proprio quest’ultimo ha spiegato le motivazioni della scelta affermando: «Questa nomina è soprattutto importante per lo stacco generazionale, che rinnova la dirigenza e garantisce un futuro al partito. Abbiamo visto in lui il compagno che rappresenta i valori della dedizione, dell’impegno e della militanza, indispensabili per promuovere lo spirito del partito. Con lui vogliamo individuare un percorso comune che duri ancora diversi anni».
Turrà, 34 anni, originario della provincia di Catanzaro, risiede a Sant’Ambrogio dal 1999. Da oltre 10 anni possiede una tessera del partito e in questo Comune fa parte, come esterno, del gruppo di maggioranza di “Cittadini in movimento”. Infatti, nonostante non figuri tra gli eletti, aiuta il consigliere Gianluca Bugnone a occuparsi al meglio degli incarichi di cui ha delega: lavoro e politiche giovanili. Oltre a lui, fanno parte del direttivo del circolo santambrogese Elisabetta Serra, Massimo Crosetta, Ivano Zorzi, Ezio Zorzi, Sergio Zorzi, Giulia Margaira, Renata Santoro, Sandro Margaira e Sandra Baso.
Turrà e Salafia al centro con alcuni membri del direttivo
Sul piano nazionale, Simone Turrà ha confermato l’impegno del suo partito «a continuare il lavoro iniziato con la lista Tsipras, che tende a riempire il vuoto a sinistra del PD». A livello locale, invece, «confermiamo la lotta al treno di stampo mafioso in tutte le sue parti». Riguardo poi alle iniziative sul Comune di Sant’Ambrogio, il nuovo segretario ha riconfermato l’appuntamento con la “Festa in Rosso”, quest’anno alla decima edizione. «Ci costa grandi sacrifici – ha puntualizzato – ma porta sempre grande partecipazione e soddisfazione. Quest’anno poi cercheremo di avere un dibattito con personaggi di calibro nazionale».

Il mandato di Simone Turrà durerà solo un anno, fino al congresso nazionale. In quell’occasione verranno sciolti i direttivi e ne verranno formati di nuovi, che resteranno in carica per i successivi 3 anni. Il suo pensiero è però già rivolto al futuro: «La mia speranza è di affrontare questo percorso per il più breve tempo possibile, perché si faccia avanti uno più giovane di me che se la senta di prendersi l’incarico».

domenica 16 novembre 2014

Il quartetto di sassofoni incanta San Rocco

Sabato 15 novembre, il concerto del quartetto di sassofoni ha lasciato estasiato il pubblico intervenuto presso la cappella di San Rocco. Una sala straripante di ascoltatori ha applaudito i quattro musici, che hanno spaziato in numerosi brani e generi, in particolare la musica classica.
Qui sotto la formazione del quartetto:
  1. SOFFIETTO SONIA- Sax soprano 
  2. DI STEFANO ELIAS - Sax contralto 
  3. PERERO FIORENZO- Sax tenore 
  4. BERTONE FLAVIO – Sax baritono 
Qui un breve estratto del concerto:

venerdì 14 novembre 2014

Progetto 2020 Together

Mappa dei Comuni aderenti al progetto
Sono ben 35 i Comuni della provincia di Torino che finora hanno aderito al progetto “2020 Together”, avente come scopo il contenimento dei consumi ed il risparmio energetico. Il nome di questa iniziativa nacque nel 2008, quando la comunità internazionale si prese l’impegno, entro il 2020, di ridurre del 20percento le emissioni di CO2 ed aumentare del 20percento l’impiego di fonti di energia rinnovabili.
Il progetto, attivato grazie ad un finanziamento europeo di circa 500mila euro, prevede la realizzazione di interventi di efficientamento energetico su strutture pubbliche dei Comuni che rientrano nella Provincia di Torino, ente capofila. Ben 9,5 milioni di euro sono stati previsti per la realizzazione degli interventi che, nelle ultime settimane, le realtà aderenti hanno provveduto a segnalare.
Tra i comuni aderenti figura anche Sant’Ambrogio, in cui sono stati candidati il municipio e la scuola Nino Costa, unica sede di istruzione che possedeva le caratteristiche di fattibilità. 

Con il mese di dicembre, la Provincia organizzerà degli audit per verificare gli interventi candidati. Quindi, verranno indetti i bandi per la loro realizzazione, che verranno affidati a delle ESCO, società che effettuano lavori per il miglioramento dell’efficienza energetica assumendosi i rischi e gli oneri di organizzazione e d’investimento. In cambio, queste ESCO trattengono parte dei risparmi economici ottenuti grazie all’intervento. Nonostante ciò, il progetto rappresenta un’occasione per le amministrazioni locali, che hanno così l’opportunità di realizzare interventi che da sole non avrebbero mai potuto effettuare.

sabato 8 novembre 2014

La scuola Nino Costa compie 80 anni

Direttrice con ex alunni e ex insegnati
Una delle sale d'esposizione
Ha appena compiuto ottant’anni, ma la scuola elementare Nino Costa di Sant’Ambrogio sembra davvero non sentirli. Per ricordare degnamente il traguardo che ha raggiunto questa struttura, parte fondamentale della storia della comunità, è stata allestita una mostra celebrativa dell’evento.
Favaron
L’esposizione, inaugurata martedì 4 novembre alla presenza della direttrice scolastica Cristina Cerruti, delle autorità comunali e di molti ex alunni ed ex insegnanti, presenta uno spaccato della storia degli anni ’30. In essa infatti, il curatore, Renato Favaron, ha voluto ricreare non solo la scuola di un tempo, ma anche la vita quotidiana, attraverso la musica, i libri e i giochi. Il materiale, proveniente per gran parte dalla collezione privata dello stesso Favaron e dagli archivi comunali, è stato fornito anche da diversi santambrogesi, che per l’occasione sono andati a cercare i loro oggetti d’epoca per prestarli all’esposizione.
Ricostruzione di un'aula
Come ricordato durante la presentazione della mostra, negli anni ’30 il Comune non disponeva di una scuola, ma affittava dei locali. L’area che venne poi scelta per la sua costruzione, pagata all’epoca 21.190,13 lire, è di quella via Triste, sulla quale sorge tutt’ora. I lavori finirono nel 1933 ed il 4 novembre la struttura venne subito inaugurata. Sarebbero quindi 81 gli anni compiuti dalla scuola? Ebbene, no. Infatti al momento dell’inaugurazione mancavano gli arredi e l’edificio non aveva ancora passato il collaudo. A queste mancanze si rimediò solo l’anno successivo, permettendone l’effettiva apertura a fine 1934.
Direttrice ed ex alunna ottantanovenne
All’inaugurazione era presente anche un’ex alunna, ora ottantanovenne, che era seduta nei banchi quando la Nino Costa venne aperta. Oltre a lei, erano presenti anche ex insegnati ed ex membri del personale scolastico, che per tanti anni hanno lavorato in questa struttura e che in essa hanno lasciato molti preziosi ricordi.



venerdì 7 novembre 2014

L'Istituto Comprensivo è amico dei bambini

La Dirigente Scolastica e la referente del progetto
Da giovedì 30 ottobre, l’Istituto Comprensivo di Sant’Ambrogio potrà fregiarsi del marchio di "Scuola Amica", giunto appositamente da Roma a firma del ministro Giannini e ritirato dalla dirigente scolastica, Cristina Cerruti, e dalla referente del progetto, Donatella Gagliardi, presso la Sala delle Colonne del Comune di Torino.
Questo riconoscimento fa parte del progetto “Verso una Scuola Amica”, che da ormai sei anni il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) realizza in collaborazione con l’UNICEF. Il programma, rivolto a tutte le scuole sul territorio nazionale, propone un percorso finalizzato a dare piena attuazione ai principi e ai diritti contenuti nella Convenzione sui diritti dell'infanzia, affrontando gli aspetti delle relazioni, della partecipazione, dei tempi e degli spazi scolastici.
L’iniziativa rappresenta una novità per l’Istituto Comprensivo di Sant’Ambrogio, che ha ottenuto la certificazione proprio in occasione del venticinquesimo anniversario dall’approvazione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.  Proprio su questa Convenzione si fonda il progetto “Verso una Scuola Amica”, in particolare sull’art. 29, nel quale viene sottolineato il diritto ad avere un’educazione di qualità ed incentrata sul soggetto, al fine di renderlo cittadino consapevole. Infatti, nelle scuole partecipanti vengono verificati lo stato di attuazione dei diritti e l’esecuzione di attività che prevedano un reale e concreto coinvolgimento degli studenti.
Inoltre, il progetto è in linea con le indicazioni del MIUR per l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”. Nel protocollo attuativo, infatti, le scuole hanno dovuto dimostrare di seguire la cultura della legalità, garantendone i principi trasversali e  indispensabili a tutte le discipline di studio.

Il percorso tracciato da “Scuola Amica” assume anche un preciso ruolo nell’attività di prevenzione di forme di esclusione, discriminazione, bullismo e cyberbullismo, in sintonia con le indicazioni metodologiche del progetto “Safer Internet”.

mercoledì 17 settembre 2014

La scuola Anna Frank cambia volto

I lavori di riqualificazione energetica della scuola media Anna Frank sono terminati nell’estate e, con l’inizio dell’anno scolastico, gli alunni di Sant’Ambrogio sono potuti rientrare nei banchi.
Il sindaco Fracchia, don Zuppa e l'assessore Pentenero
Per celebrare il lieto evento, nella mattinata di sabato 13 settembre, l’amministrazione comunale, il sindaco, la direttrice scolastica, il parroco, l’assessore regionale all’istruzione Gianna Pentenero e il senatore Stefano Lepri, hanno inaugurato la scuola insieme ai ragazzi. «Sono qui per assicurare – ha sottolineato il senatore Lepri – che c’è un grande impegno del governo affinché le scuole ritrovino le condizioni di decoro». Don Zuppa, oltre a benedire la struttura, ha però ricordato: «Nella nostra cultura, che ha radici cristiane, dobbiamo seminare bontà e rispetto di ogni persona».
Ora i ragazzi possono studiare in una scuola completamente rimessa a nuovo. Infatti i lavori hanno compreso l’isolamento termico della copertura e delle pareti esterne, la sostituzione dei serramenti per il miglioramento della luminosità e delle prestazioni energetiche e l'installazione di nuove veneziane interne. 
Scala antincendio
Grazie a questi interventi, la classe di efficienza dell’edificio è passata dalla categoria F alla B. Ciò permetterà un risparmio energetico annuo stimato intorno ai 25.000 euro. Inoltre, grazie all’installazione della nuova scala di sicurezza sul retro della struttura, la scuola è ora dotata anche di CPI (Certificato di Prevenzione Incendi). 
La riqualificazione, realizzata soprattutto grazie agli oneri di compensazione ecologica ottenuti dall’ampliamento della ditta Agla, nel febbraio scorso è stata premiata dalla Provincia, che ha conferito alla struttura il premio per l’energia sostenibile.

martedì 29 luglio 2014

Delocalizzazione al contrario per la FIR FULDA

«Questo è un evento importantissimo ed eccezionale. Parlare di delocalizzazione da un altro paese, in questo caso dalla Germania, verso l’Italia non è certo una cosa che capita tutti i giorni». Così Antonino Giustiniani, direttore operativo di FIR FULDA spa, ha aperto la conferenza stampa di mercoledì 23 luglio. Un incontro, oltre che con i giornalisti, con le autorità locali e regionali, con finanziatori e sindacati. Presenti anche Martin Schaefer, comproprietario di FFF Group, del quale fa parte l’azienda di Sant’Ambrogio, e Dirk Rosenloecher, amministratore delegato di FIR FULDA spa, i quali, oltre a ricordare la storia del gruppo, hanno esposto il programma di investimenti per lo stabilimento valsusino.
«Con il progetto che desidero presentare – ha annunciato Rosenloecher - e il volume di investimenti ad esso connessi, pari ad 1,1 milioni di euro, la FIR FULDA spa ha la possibilità di invertire lo stato costante di sottoutilizzo degli impianti produttivi». Grazie a questa delocalizzazione dalla Germania, si prevede per l’azienda un aumento della produzione di circa il 70 percento. Ciò significherebbe per la realtà santambrogese, oltre al mantenimento degli attuali 68 posti di lavoro, la possibilità di assunzione di 10 nuovi operai nei prossimi anni. Ciò però sarà possibile solo se finanziatori, istituzioni e sindacati faranno ognuno la propria parte.
Ciò è stato ribadito anche dal sindaco, Dario Fracchia: «Oggi non deve essere solo una passerella, ma deve essere un impegno deciso e concreto da prendere da parte della politica che conta nei confronti della proprietà tedesca». Una promessa che l’assessore regionale all’Istruzione e al Lavoro, Gianna Pentenero, si è sentita di fare: «Mi prendo l’impegno preciso di costituire un tavolo in cui metteremo insieme i diversi soggetti regionali che sono coinvolti, per cercare di lavorare ad un percorso di riduzione dei tempi e per una maggiore flessibilità delle istituzioni».

“Insieme è meglio”. Questo slogan dall’azienda è stato ribadito da quasi tutti gli oratori. L’auspicio è che si tratti davvero di parole d’impegno che possano portare alla rinascita dello stabilimento di Sant’Ambrogio.