venerdì 7 novembre 2014

L'Istituto Comprensivo è amico dei bambini

La Dirigente Scolastica e la referente del progetto
Da giovedì 30 ottobre, l’Istituto Comprensivo di Sant’Ambrogio potrà fregiarsi del marchio di "Scuola Amica", giunto appositamente da Roma a firma del ministro Giannini e ritirato dalla dirigente scolastica, Cristina Cerruti, e dalla referente del progetto, Donatella Gagliardi, presso la Sala delle Colonne del Comune di Torino.
Questo riconoscimento fa parte del progetto “Verso una Scuola Amica”, che da ormai sei anni il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) realizza in collaborazione con l’UNICEF. Il programma, rivolto a tutte le scuole sul territorio nazionale, propone un percorso finalizzato a dare piena attuazione ai principi e ai diritti contenuti nella Convenzione sui diritti dell'infanzia, affrontando gli aspetti delle relazioni, della partecipazione, dei tempi e degli spazi scolastici.
L’iniziativa rappresenta una novità per l’Istituto Comprensivo di Sant’Ambrogio, che ha ottenuto la certificazione proprio in occasione del venticinquesimo anniversario dall’approvazione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.  Proprio su questa Convenzione si fonda il progetto “Verso una Scuola Amica”, in particolare sull’art. 29, nel quale viene sottolineato il diritto ad avere un’educazione di qualità ed incentrata sul soggetto, al fine di renderlo cittadino consapevole. Infatti, nelle scuole partecipanti vengono verificati lo stato di attuazione dei diritti e l’esecuzione di attività che prevedano un reale e concreto coinvolgimento degli studenti.
Inoltre, il progetto è in linea con le indicazioni del MIUR per l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”. Nel protocollo attuativo, infatti, le scuole hanno dovuto dimostrare di seguire la cultura della legalità, garantendone i principi trasversali e  indispensabili a tutte le discipline di studio.

Il percorso tracciato da “Scuola Amica” assume anche un preciso ruolo nell’attività di prevenzione di forme di esclusione, discriminazione, bullismo e cyberbullismo, in sintonia con le indicazioni metodologiche del progetto “Safer Internet”.

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