mercoledì 25 febbraio 2015

Banco Farmaceutico: donazioni in calo

Dal 2000 ad oggi, ogni secondo sabato di febbraio, c’è un’iniziativa di solidarietà che ha preso piede ormai in tutta Italia: la Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco. Questa giornata, organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico ONLUS, nasce dalla consapevolezza che la povertà sanitaria sta divenendo sempre di più un’emergenza con la quale fare i conti. Infatti, la spesa sanitaria del nostro Stato è di gran lunga inferiore a quella degli altri grandi Paesi europei e, secondo i dati Istat, dal 1997 al 2011, 7 famiglie su 10 hanno dovuto diminuire le proprie spese sanitarie.
Due volontarie nella farmacia di Sant'Ambrogio
La Giornata è stata organizzata anche quest’anno, sabato 14 febbraio, in oltre 3.600 farmacie distribuite in 97 province e in più di 1.200 Comuni. Anche la farmacia di Sant’Ambrogio, come già negli anni precedenti, ha aderito a questa iniziativa.
Purtroppo, il numero di donazioni sembra aver subito un calo netto. Infatti, a Sant’Ambrogio, lo scorso anno si sono raccolte 120 confezioni, cifra certamente positiva, ma inferiore di circa 20 unità rispetto a quella dell’anno precedente. Quest’anno inoltre il dato è peggiorato ancora, e lo stesso esercizio ha chiuso a circa 100 confezioni donate. Un calo indubbiamente imputabile alla crisi, ma non solo. Alcuni volontari hanno registrato una notevole diffidenza nei clienti, che in questo periodo di ristrettezze sono anche meno propensi ad aderire a questo genere di iniziative. Questa può essere una motivazione del calo delle donazioni, ma non spiega la diminuzione del numero di farmacie aderenti nelle nostre valli, che lo scorso anno erano 3 in più.
Se il dato valligiano fa registrare un netto calo, fortunatamente però quello nazionale è positivo. 
Nei suoi 14 anni, la Giornata del Farmaco ha raccolto oltre 3.400.000 farmaci, per un controvalore commerciale di circa 22 milioni di euro. Solo la scorsa edizione, tenutasi l'8 febbraio 2014, ha visto il coinvolgimento di 3.561 farmacie e oltre 14.000 volontari; dei 359.889 farmaci raccolti in quell’occasione hanno beneficiato oltre 700.000 persone assistite dai 1.576 Enti convenzionati con Banco Farmaceutico.

venerdì 13 febbraio 2015

Come stanno i pensionati di Sant'Ambrogio?

Nonostante gli anziani siano una fetta della popolazione in crescita, le politiche attuate dalle pubbliche amministrazioni in loro sostegno risultano spesso carenti ed inefficaci. Proprio per comprendere meglio coloro che appartengono a questa classe e quali sono le loro esigenze, i Sindacati dei Pensionati hanno avviato una campagna di diffusione di questionari in alcuni Comuni del torinese. Nei fogli, distribuiti casa per casa anche a Sant’Ambrogio all’inizio dello scorso anno, venivano chieste le più svariate informazioni personali da fornire in forma anonima.
Ben 1700 ne sono stati recapitati nel Comune a piedi della Sacra. Un lavoro enorme che ha visto i sindacalisti CGIL e il sindaco Dario Fracchia impegnati nell’imbustatura e nella distribuzione dei fogli casa per casa a tutti gli over 55. Purtroppo, nel Comune di Sant’Ambrogio la risposta ai questionari non è stata ottima: solo 239 sono stati restituiti compilati. Scarso sembra pure l’interesse che la serata di presentazione dei risultati, tenutasi venerdì 6 febbraio, ha suscitato nei santambrogesi, alla quale, oltre agli “addetti ai lavori”, erano pochissimi i presenti. Un fatto che può sembrare strano in un Comune in cui la percentuale di coloro che hanno superato i 55 anni d’età è di oltre il 31percento.
Sindaco e rappresentati dei sindacati
I dati delineano comunque un quadro abbastanza chiaro e preoccupate della situazione. Secondo quanto rilevato, la solitudine sarebbe uno dei problemi maggiori. Infatti, oltre l’85percento degli over 55 vivrebbe in nuclei famigliari da 1 o 2 persone e il 62,3percento non parteciperebbe neanche ad attività associative, sintomo, secondo i Sindacati, del fatto che le relazioni sociali stanno sprofondando. Una situazione preoccupante, ma che diventa ancora più grave se si osserva l’aspetto economico. Infatti, il PIL procapite registrato a Sant’Ambrogio si attesta ad appena 912 euro, ma se si considera la componente femminile si scende al di sotto del regime di povertà (600 euro). Contando che in molti hanno affitto o mutuo da pagare, è naturale che dal questionario sia emerso che ben il 45percento si consideri in difficoltà economiche.
In un Comune in cui l’età media è in forte crescita, ed è passata da 36 anni nel 2001 a 43 anni nel 2014, e gli over 55 contano per quasi un terzo della popolazione, urgono risposte urgenti da parte delle istituzioni. Il sindaco, Dario Fracchia sembra esserne consapevole: «I dati ottenuti ci consentiranno di operare interventi di sostegno mirati. Certo è che le risorse sono poche. Da quando sono sindaco, i tagli dei trasferimenti ci hanno costretto ad aumentare il contributo per il mantenimento dei servizi del CONISA. Comunque, le pur non sostanziose risorse che noi mettiamo nel welfare potranno ora essere destinate meglio proprio grazie al questionario». 

venerdì 6 febbraio 2015

La Croce Verde si trasferisce a Sant'Ambrogio

La “Croce Verde Avigliana” cambia nome e diventa “Croce Verde Avigliana – Sant’Ambrogio”. L’associazione si è infatti trasferita nel Comune ai piedi della Sacra, in corso Moncenisio 82, in un fabbricato di proprietà dei fratelli Teghille.
La “Croce Verde Avigliana – Sant’Ambrogio” conta una trentina di iscritti, di cui circa 20 soci attivi che garantiscono la copertura operativa dalle ore 7 alle 19. Come parco mezzi, essa dispone di tre ambulanze, di cui una in convenzione con il servizio 118, ed una macchina.
Come affermato dal presidente dell’associazione, Carlo Cantamessa: «Abbiamo la volontà di inserirci e di partecipare agli eventi del paese». Proprio per questo, è già in programma un incontro informativo con la popolazione, fissato per i primi di marzo, in cui verrà illustrato il funzionamento del servizio 118. Un servizio che i volontari della “Croce Verde Avigliana – Sant’Ambrogio” stanno svolgendo assiduamente e che, solo per il 2015, ha già richiesto loro oltre 25 interventi. Tutto ciò senza contare il gran numero di servizi exta, come ad esempio il trasporto anziani, che l’associazione offre.
L’installazione della nuova sede della Croce Verde è stata vista con favore dalle istituzioni locali. Infatti il sindaco, Dario Fracchia, ha sottolineato: «Siamo ben felici di avere sul nostro territorio un’associazione che fornisce anche un servizio. Per quel che ci consentono le magre casse comunali, cercheremo di supportare questa associazione  sia direttamente, a livello di contributo, sia indirettamente, magari operando qualche sconto sulle tasse del fabbricato».
Inoltre, a breve la “Croce Verde Avigliana – Sant’Ambrogio” dovrebbe ricevere dalla Regione un nuovo defibrillatore, visto che c’è già il personale, in gran parte giovane, titolato per poterlo usare. Sono proprio i giovani a comporre la gran parte dell’associazione, ma come sottolineato dal vicepresidente, Carmine Gasparro: «Per quello che è il nostro impegno ci piacerebbe avere con noi anche alcuni pensionati, che magari hanno tempo e si possono dedicare ad attività come il trasporto anziani».
Sindaco, proprietari del fabbricato e volontari

giovedì 5 febbraio 2015

Furti al cimitero, gli autori sono ladri o vandali?

Ciò che è accaduto a gennaio al cimitero di Sant’Ambrogio è un esempio di come sia labile il confine tra il vandalismo ed il furto.
Ingresso laterale del cimitero
Il luogo di sepoltura è stato più volte visitato dai ladri che però, invece di trafugare il rame, si sono portati via fiori ed altri piccoli oggetti senza alcun valore economico. Sorge perciò il dubbio che si tratti di semplici atti di vandalismo, aggravati però dal fatto che sono stati compiuti in un luogo sacro. Per il sindaco, Dario Fracchia: «È la conferma di un malcostume che sembra ormai diffuso».
Alcuni cittadini sembrano attribuire parte della colpa alla mancata riparazione del cancello automatico del cimitero, ma Fracchia è di altro avviso: «Non credo sia colpa del cancello che non si chiude, anche perché se uno vuole compiere un atto del genere non è quello che ti ferma. Comunque ora provvederemo alla riparazione e ad installare una chiusura anche manuale».

Per risolvere il problema dei “ladri di fiori” ciò probabilmente non sarà sufficiente. «La cosa ideale – continua Fracchia - sarebbe installare la videosorveglianza, compatibilmente con le casse comunali. Comunque non si può neanche riempire il paese di telecamere».