venerdì 13 febbraio 2015

Come stanno i pensionati di Sant'Ambrogio?

Nonostante gli anziani siano una fetta della popolazione in crescita, le politiche attuate dalle pubbliche amministrazioni in loro sostegno risultano spesso carenti ed inefficaci. Proprio per comprendere meglio coloro che appartengono a questa classe e quali sono le loro esigenze, i Sindacati dei Pensionati hanno avviato una campagna di diffusione di questionari in alcuni Comuni del torinese. Nei fogli, distribuiti casa per casa anche a Sant’Ambrogio all’inizio dello scorso anno, venivano chieste le più svariate informazioni personali da fornire in forma anonima.
Ben 1700 ne sono stati recapitati nel Comune a piedi della Sacra. Un lavoro enorme che ha visto i sindacalisti CGIL e il sindaco Dario Fracchia impegnati nell’imbustatura e nella distribuzione dei fogli casa per casa a tutti gli over 55. Purtroppo, nel Comune di Sant’Ambrogio la risposta ai questionari non è stata ottima: solo 239 sono stati restituiti compilati. Scarso sembra pure l’interesse che la serata di presentazione dei risultati, tenutasi venerdì 6 febbraio, ha suscitato nei santambrogesi, alla quale, oltre agli “addetti ai lavori”, erano pochissimi i presenti. Un fatto che può sembrare strano in un Comune in cui la percentuale di coloro che hanno superato i 55 anni d’età è di oltre il 31percento.
Sindaco e rappresentati dei sindacati
I dati delineano comunque un quadro abbastanza chiaro e preoccupate della situazione. Secondo quanto rilevato, la solitudine sarebbe uno dei problemi maggiori. Infatti, oltre l’85percento degli over 55 vivrebbe in nuclei famigliari da 1 o 2 persone e il 62,3percento non parteciperebbe neanche ad attività associative, sintomo, secondo i Sindacati, del fatto che le relazioni sociali stanno sprofondando. Una situazione preoccupante, ma che diventa ancora più grave se si osserva l’aspetto economico. Infatti, il PIL procapite registrato a Sant’Ambrogio si attesta ad appena 912 euro, ma se si considera la componente femminile si scende al di sotto del regime di povertà (600 euro). Contando che in molti hanno affitto o mutuo da pagare, è naturale che dal questionario sia emerso che ben il 45percento si consideri in difficoltà economiche.
In un Comune in cui l’età media è in forte crescita, ed è passata da 36 anni nel 2001 a 43 anni nel 2014, e gli over 55 contano per quasi un terzo della popolazione, urgono risposte urgenti da parte delle istituzioni. Il sindaco, Dario Fracchia sembra esserne consapevole: «I dati ottenuti ci consentiranno di operare interventi di sostegno mirati. Certo è che le risorse sono poche. Da quando sono sindaco, i tagli dei trasferimenti ci hanno costretto ad aumentare il contributo per il mantenimento dei servizi del CONISA. Comunque, le pur non sostanziose risorse che noi mettiamo nel welfare potranno ora essere destinate meglio proprio grazie al questionario». 

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