Un’atmosfera frizzate, fatta non
solo di parole, ma anche di musica, ha colorato, martedì 25 novembre, la premiazione del concorso
letterario “Il Marengo d’oro – Smeraldo Ottone”, nato da un’idea de “I Silenzioinsala”.
Questa compagnia di teatro amatoriale santambrogese nacque nel 2012 con lo
scopo di diffondere la cultura in Valle di Susa e ovunque gliene venga data la possibilità. Dato il carattere
dell’iniziativa, non poteva non essere dedicata a Smeraldo Ottone, poeta in
lingua piemontese che nacque nel 1908 e visse a Sant’Ambrogio.
Probabilmente nemmeno gli
organizzatori si aspettavano un così alto numero di adesioni al concorso,
avente come tema “Oltre i confini”. Molti i racconti che sono giunti da tutta
Italia, ma solo sei sono stati selezionati per la votazione finale, tenutasi
durante la serata di premiazione di martedì 25. Una serata in cui letture di
brani e poesie, canzoni, musica e discorsi si sono intervallati dando vita ad
un coinvolgente ensemble culturale.
Due i “Marenghi d’oro” assegnati
da due giurie distinte, una popolare, l’altra di esperti. Quest’ultima,
composta da Thiebat Denise, Anna Valmer Bolognesi, Fabio Levi, Sergio Vigna, e
Fabio Geda ha voluto premiare il racconto di Veronica Rosso, “Effe”. La giuria
popolare invece, composta la pubblico in sala, ha assegnato il “Marengo
d’oro” al racconto di Alessandra
Boschis, “Al di là degli occhi”.
Dei tanti testi presentati al
concorso, molti non sono stati ammessi in quanto non scritti in forma di
racconto. Tra di essi, uno ha però colpito talmente i giudici da meritargli un
premio speciale: “Diario di Viaggio” di Roberta Crisula. Inoltre, tra i tanti
racconti uno è giunto persino dal carcere dell’isola di Gorgona. A scriverlo un
detenuto che, in una struggente lettera allegata, ha provato a descrivere le
condizioni di vita dietro le sbarre, dure e prive di un vero conforto se non
quello della lettura. Per questo motivo, l’uomo, che svolge anche il ruolo di
responsabile della biblioteca, ha lanciato un appello per la raccolta di libri
da far pervenire al carcere. Chiunque voglia aderire a questa raccolta può
rivolgersi direttamente a “I Silenzioinsala”.
Intervista a Fabio Geda (sulla sinistra) |
Sono tante le forme e gli stili
dei testi che sono stati presentati al concorso. Questo, come ha spiegato anche
il presidente della giuria, Fabio Geda, è dovuto al fatto che nelle opere è
sempre presente un po’ della propria esperienza personale. «Uno
scrive racconti non per cercare delle risposte, ma per porre delle domande»,
ha sottolineato Geda, autore del noto “Nel mare ci sono i coccodrilli”. Perciò
non resta che guardare ai tanti scrittori in erba, sperando che scelgano di
mettere nero su bianco le proprie domande per la prossima edizione de “Il
Marengo d’oro”.
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