Ciò che è accaduto a gennaio al cimitero di
Sant’Ambrogio è un esempio di come sia labile il confine tra il vandalismo ed il furto.
Ingresso laterale del cimitero |
Il luogo di sepoltura è stato più
volte visitato dai ladri che però, invece di trafugare il rame, si sono portati
via fiori ed altri piccoli oggetti senza alcun valore economico. Sorge perciò
il dubbio che si tratti di semplici atti di vandalismo, aggravati però dal
fatto che sono stati compiuti in un luogo sacro. Per il sindaco, Dario
Fracchia: «È la conferma di un malcostume che sembra ormai diffuso».
Alcuni cittadini sembrano
attribuire parte della colpa alla mancata riparazione del cancello automatico
del cimitero, ma Fracchia è di altro avviso: «Non credo sia colpa del cancello
che non si chiude, anche perché se uno vuole compiere un atto del genere non è
quello che ti ferma. Comunque ora provvederemo alla riparazione e ad installare
una chiusura anche manuale».
Per risolvere il problema dei
“ladri di fiori” ciò probabilmente non sarà sufficiente. «La
cosa ideale – continua Fracchia - sarebbe installare la videosorveglianza,
compatibilmente con le casse comunali. Comunque non si può neanche riempire il
paese di telecamere».
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