Turrà |
Simone Turrà è il nuovo
segretario del circolo di Rifondazione Comunista di Sant’Ambrogio. La maggior
parte dei 63 iscritti è intervenuta giovedì 6 novembre alle votazioni, assegnandogli la
carica con voto unanime.
Erano alcuni anni che il circolo
locale non aveva più un segretario, ma si avvaleva di una gestione collegiale
in cui il punto di riferimento era Michele Salafia. Proprio quest’ultimo ha
spiegato le motivazioni della scelta affermando: «Questa nomina è soprattutto
importante per lo stacco generazionale, che rinnova la dirigenza e garantisce
un futuro al partito. Abbiamo visto in lui il compagno che rappresenta i valori
della dedizione, dell’impegno e della militanza, indispensabili per promuovere
lo spirito del partito. Con lui vogliamo individuare un percorso comune che
duri ancora diversi anni».
Turrà, 34 anni, originario della
provincia di Catanzaro, risiede a Sant’Ambrogio dal 1999. Da oltre 10 anni
possiede una tessera del partito e in questo Comune fa parte, come esterno, del
gruppo di maggioranza di “Cittadini in movimento”. Infatti, nonostante non
figuri tra gli eletti, aiuta il consigliere Gianluca Bugnone a occuparsi al
meglio degli incarichi di cui ha delega: lavoro e politiche giovanili. Oltre a
lui, fanno parte del direttivo del circolo santambrogese Elisabetta Serra,
Massimo Crosetta, Ivano Zorzi, Ezio Zorzi, Sergio Zorzi, Giulia Margaira,
Renata Santoro, Sandro Margaira e Sandra Baso.
Turrà e Salafia al centro con alcuni membri del direttivo |
Sul piano nazionale, Simone Turrà
ha confermato l’impegno del suo partito «a continuare il lavoro iniziato
con la lista Tsipras, che tende a riempire il vuoto a sinistra del PD». A
livello locale, invece, «confermiamo la lotta al treno di stampo mafioso in tutte le sue
parti». Riguardo poi alle iniziative sul Comune di Sant’Ambrogio, il nuovo
segretario ha riconfermato l’appuntamento con la “Festa in Rosso”, quest’anno
alla decima edizione. «Ci costa grandi sacrifici – ha puntualizzato – ma porta
sempre grande partecipazione e soddisfazione. Quest’anno poi cercheremo di
avere un dibattito con personaggi di calibro nazionale».
Il mandato di Simone Turrà durerà solo
un anno, fino al congresso nazionale. In quell’occasione verranno sciolti i
direttivi e ne verranno formati di nuovi, che resteranno in carica per i
successivi 3 anni. Il suo pensiero è però già rivolto al futuro: «La mia
speranza è di affrontare questo percorso per il più breve tempo possibile,
perché si faccia avanti uno più giovane di me che se la senta di prendersi
l’incarico».
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