La Dirigente Scolastica e la referente del progetto |
Da giovedì 30 ottobre, l’Istituto Comprensivo di Sant’Ambrogio potrà fregiarsi del marchio di "Scuola Amica", giunto appositamente da Roma a firma
del ministro Giannini e ritirato dalla dirigente scolastica, Cristina Cerruti,
e dalla referente del progetto, Donatella Gagliardi, presso la Sala delle
Colonne del Comune di Torino.
Questo riconoscimento fa parte
del progetto “Verso una Scuola Amica”, che da ormai sei anni il MIUR (Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) realizza in collaborazione
con l’UNICEF. Il programma, rivolto a tutte le scuole sul territorio nazionale,
propone un percorso finalizzato a dare piena attuazione ai principi e ai diritti
contenuti nella Convenzione sui diritti dell'infanzia, affrontando gli aspetti
delle relazioni, della partecipazione, dei tempi e degli spazi scolastici.
L’iniziativa rappresenta una
novità per l’Istituto Comprensivo di Sant’Ambrogio, che ha ottenuto la
certificazione proprio in occasione del venticinquesimo anniversario
dall’approvazione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e
dell’Adolescenza da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Proprio su questa Convenzione si fonda il progetto
“Verso una Scuola Amica”, in particolare sull’art. 29, nel quale viene
sottolineato il diritto ad avere un’educazione di qualità ed incentrata sul
soggetto, al fine di renderlo cittadino consapevole. Infatti, nelle scuole
partecipanti vengono verificati lo stato di attuazione dei diritti e
l’esecuzione di attività che prevedano un reale e concreto coinvolgimento degli
studenti.
Inoltre, il progetto è in linea con
le indicazioni del MIUR per l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”. Nel
protocollo attuativo, infatti, le scuole hanno dovuto dimostrare di seguire la
cultura della legalità, garantendone i principi trasversali e indispensabili a tutte le discipline di
studio.
Il percorso tracciato da “Scuola
Amica” assume anche un preciso ruolo nell’attività di prevenzione di forme di
esclusione, discriminazione, bullismo e cyberbullismo, in sintonia con le
indicazioni metodologiche del progetto “Safer Internet”.
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