martedì 29 luglio 2014

Delocalizzazione al contrario per la FIR FULDA

«Questo è un evento importantissimo ed eccezionale. Parlare di delocalizzazione da un altro paese, in questo caso dalla Germania, verso l’Italia non è certo una cosa che capita tutti i giorni». Così Antonino Giustiniani, direttore operativo di FIR FULDA spa, ha aperto la conferenza stampa di mercoledì 23 luglio. Un incontro, oltre che con i giornalisti, con le autorità locali e regionali, con finanziatori e sindacati. Presenti anche Martin Schaefer, comproprietario di FFF Group, del quale fa parte l’azienda di Sant’Ambrogio, e Dirk Rosenloecher, amministratore delegato di FIR FULDA spa, i quali, oltre a ricordare la storia del gruppo, hanno esposto il programma di investimenti per lo stabilimento valsusino.
«Con il progetto che desidero presentare – ha annunciato Rosenloecher - e il volume di investimenti ad esso connessi, pari ad 1,1 milioni di euro, la FIR FULDA spa ha la possibilità di invertire lo stato costante di sottoutilizzo degli impianti produttivi». Grazie a questa delocalizzazione dalla Germania, si prevede per l’azienda un aumento della produzione di circa il 70 percento. Ciò significherebbe per la realtà santambrogese, oltre al mantenimento degli attuali 68 posti di lavoro, la possibilità di assunzione di 10 nuovi operai nei prossimi anni. Ciò però sarà possibile solo se finanziatori, istituzioni e sindacati faranno ognuno la propria parte.
Ciò è stato ribadito anche dal sindaco, Dario Fracchia: «Oggi non deve essere solo una passerella, ma deve essere un impegno deciso e concreto da prendere da parte della politica che conta nei confronti della proprietà tedesca». Una promessa che l’assessore regionale all’Istruzione e al Lavoro, Gianna Pentenero, si è sentita di fare: «Mi prendo l’impegno preciso di costituire un tavolo in cui metteremo insieme i diversi soggetti regionali che sono coinvolti, per cercare di lavorare ad un percorso di riduzione dei tempi e per una maggiore flessibilità delle istituzioni».

“Insieme è meglio”. Questo slogan dall’azienda è stato ribadito da quasi tutti gli oratori. L’auspicio è che si tratti davvero di parole d’impegno che possano portare alla rinascita dello stabilimento di Sant’Ambrogio.